LUOGHI CARATTERISTICI di Bisuschio 

torna alla home page

Villa Cicogna Mozzoni

La famiglia Mozzoni, feudataria di numerose terre nel varesotto, costruì nel 1400 un casino di caccia a Bisuschio, zona ricca di selvaggina, tra cui si narra ci fossero anche gli orsi.


X     X 
     X       X



Tra il 1500 e il 1559 i Mozzoni ampliarono, abbellirono e resero più confortevole la propria dimora, tanto da stabilirsi
permanentemente a Bisuschio.
Dopo il 1560, incaricarono i fratelli Campi di Cremona di affrescare il palazzo.

Nel 1580 Angela, l'unica discendente dei Mozzoni, andò in sposa a Giampietro Cicogna, dando origine alla famiglia che ancor oggi possiede la villa; la straordinaria continuità della proprietà ha garantito la conservazione dell'edificio nelle sue forme cinquecentesche.

E' un classico esempio di villa rinascimentale di campagna circondata dal giardino all'italiana, costruito in modo da essere parte integrante della casa. Il giardino fu voluto da Ascanio Mozzoni, morto nel 1593, che riportò dai suoi viaggi spunti per la sua sistemazione su più livelli, e da Carlo Cicogna Mozzoni (1618-1690).Il cortile d'onore si apre sul giardino di casa e ha i lati a portici affrescati con scene di vita agreste, di caccia a cavallo e di pesca.

Sul lato posteriore dell'edificio, esso è terrazzato e diviso da una lunga scalinata d'acqua costruita nel XVII secolo, che porta ad un tempietto ninfeo posto alla sommità del colle. Sul lato nord, invece, vi è un altro giardino di impianto formale, sviluppato su due terrazze. All'interno le sale sono arredate con mobili, suppellettili e quadri di varie epoche.


Chiesa S. Giorgio Martire

 È dal 1605 la Parrocchiale del paese. La costruzione iniziò per volere di Ascanio Mozzoni nel 1565 e completata sul finire
del XIX secolo. Presenta tre navate. Negli altari di quelle laterali sono presenti due tele (presumibilmente risalenti al XVII secolo)
di autore ignoto, rappresentanti l'una una Natività, l'altra i cardinali Carlo e Federigo Borromeo.

La pala di altare è di Emilio Procaccini,
uno dei più importanti pittori del '600 italiana, giunta a Bisuschio nel XIX secolo.

X         X

 

Chiesa di S. Giuseppe (ex S. Dionigi)

È la più antica chiesa del paese. Nella sua struttura originaria, dovrebbe risalire all'epoca Carolingia, se non longobarda. Anticamente dedicata a S. Dionigi (predecessore di S. Ambrogio), nel corso dei secoli subì vari interventi, il più importante dei quali, a cavallo fra il XVII e XVIII, conferì l'aspetto attuale.
Caduta gradualmente in disuso, è stata recuperata nel 1999-2000 con un opera di restauro, durante il quale furono rinvenute delle tombe di epoca longobarda, dando notizie più certe sugli abitanti di questo luogo. Attualmente per pagare i lavori di restauro la Parrocchia di S. Giorgio Martire, organizza ogni anno la Sagra di S. Giuseppe.

 

Chiesa di S. Rocco al Lazzaretto

Edificata nei pressi del cimitero, al limite dell'antico centro storico, si trova in una posizione rialzata da cui è possibile godere un bel panorama sul paese e su uno scorcio della Valceresio.

Costruita in pochi anni nella seconda metà del 1700 come ex-voto della popolazione locale, presenta una pianta molto semplice:
un'unica navata quadrata sovrastata da una cupola. Anche questo edificio ha subito,sempre per volontà della Parrocchia di S. Giorgio Martire, un intervento di recupero nel 1999.


Chiesa di S. Bartolomeo in Ponte

Attualmente è possibile visionare i ruderi di quello che dovette essere un complesso gestito da laici che conducevano vita monastica.
Qui infatti vi erano una chiesa, una casa per i "monaci" e una sorta di "ospedale" per i viaggiatori che attraversavano queste strade.


Escursioni nei dintorni

Le montagne sopra Bisuschio sono attraversate da molti sentieri (da segnalare quelle della Via Verde Varesina), che offrono innumerevoli possibilità di escursioni.


Ponte di S.Rocco

                       X